55. Ex Villa del Seminario Minore Arcivescovile di Trento - Tiarno di Sotto
Località
Ledro, Loc. Tiarno di Sotto
Indirizzo
Via Bortolo Degara, 7
Utilizzo attuale
Edificio abbandonato
Un po' di storia
Attorno al 1500, quando il paese di Tiarno era in forte espansione, venne costruito un grande complesso di case oggi battezzato “Villa del Seminario Minore Arcivescovile di Trento”. La Villa comprende quattro grandi caseggiati: Casa Santa Elisabetta o Casa Sartori, Casa San Carlo, Casa San Vigilio e Casa San Luigi. La famiglia Sartori, che a partire dal 1700 abitò stabilmente nella struttura, aveva talmente a cuore questo luogo che nel 1760 fece realizzare a sue spese una cappella annessa a uno dei palazzi. Ma come mai si chiama Villa del Seminario? La contessa Elisa Sartori, abitante nel palazzo di Santa Elisabetta, dopo aver comprato dal fratello tutta la proprietà ereditata dai genitori, maturò la decisione di lasciare i suoi beni al Seminario Arcivescovile di Trento in quanto era convinta che tutte quelle case con ampi spazi e tutto quel verde intorno potevano essere una sede ideale per il soggiorno dei seminaristi durante le vacanze estive. Durante e dopo la Prima guerra mondiale la struttura fu adibita ad ospedale militare, come testimonia la croce rossa appena visibile sulla facciata di Casa Santa Elisabetta. Alla fine della guerra, nelle altre case furono ospitati i Tiarnesi rientrati dall'esodo forzato in Boemia del 1919 mentre il paese veniva ricostruito. Quando i paesani rientrarono nelle loro dimore, la Villa venne riconvertita nuovamente a colonia estiva per i seminaristi. Durante la Seconda guerra mondiale il Seminario si trasferì in questa struttura più sicura di quella di Trento in quanto lontana dai bombardamenti. Nel 1945 e nel 1946 la Villa fu affittata per le vacanze dei novizi dei Gesuiti di Lonigo (Vicenza). Per tre estati, dal 1947 al 1949 furono accolti anche i seminaristi di Chioggia (Venezia) e una colonia di ospiti milanesi. L'attività esterna della Villa continuò regolarmente fino agli anni ‘50 e ‘60, andando costantemente in crescendo, tanto che per alcune estati, per soddisfare tutte le richieste, si dovettero organizzare tre turni di seminaristi per volta. Nella primavera del ‘56 fu ampliato il parco con la messa a dimora di pioppi, tigli, aceri e olmi. Nel 1960 venne risistemato il palazzo di Santa Elisabetta e furono ricavate 7 stanze con servizi da destinare ai docenti sacerdoti. In Villa i servizi erano garantiti in modo efficiente dalle Suore della Carità: qui prestarono servizio fino al maggio del 1985, dedicandosi alle cucine, al guardaroba, l'infermeria, alla pulizia dei locali. Negli anni ‘70 iniziò la crisi che travolse anche il Seminario Minore di Trento. La Villa non esaurì però la funzione per la quale era nata, perché venne aperta a gruppi parrocchiali e scout, associazioni giovanili diocesane ed extra diocesane provenienti dal Trentino ma anche dal centro e dal Sud Italia. Ora la Villa del Seminario Minore di Trento è in uno stato di abbandono.
Scheda tratta da "La Villa del Seminario e la Cappella di Santa Elisabetta" di U. Giacometti.
Per saperne di più
Umberto Giacometti, La Villa del Seminario e la Cappella di Santa Elisabetta. Ledro – Tiarno di Sotto, Litografia Effe e Erre, Trento, 2015.