Giuseppe Zecchini

ID 46229


Molina di Ledro (Trento), 1842
Battaglia di Vezza d’Oglio (Brescia), 4 luglio 1866
l’unico garibaldino di Molina di Ledro finora conosciuto, partecipe alla Terza Guerra d'Indipendenza

Giuseppe Zecchini, nacque nel 1842 a Molina di Ledro in una delle famiglie all’epoca più note e facoltose della valle: lo zio Agostino era il “padrone del lago”, aveva acquistato i diritti di usufrutto ed era, con la sua lunga barba bianca, una figura notissima ed importante, partecipe nella valle, di molte attività economiche. All’inizio della guerra del 1866, a ventiquattro anni, Giuseppe Zecchini, verosimilmente attirato da ideali libertari, fuggì in Italia e raggiunse Edolo, una delle sedi in cui si stava costituendo il corpo dei volontari, dove cercò di essere arruolato fra i garibaldini e più precisamente nei cosiddetti carabinieri milanesi, divenuto poi il corpo dei bersaglieri volontari al comando di Nicostrato Castellini. La sua richiesta pareva inizialmente impossibile, in quanto gli arruolamenti erano già chiusi da tempo e lui era senza divisa e carabina, impossibilitato quindi a combattere. Dopo ricerche insistenti, il 3 luglio riuscì ad avere la carabina e la divisa da un bersagliere ferito e il giorno successivo, il 4 luglio, finalmente poté partecipare al combattimento per la ripresa del paese di Vezza d’Oglio nella Compagnia del Capitano Adamoli. Era il suo primo giorno di combattimento e purtroppo anche l’ultimo. Fu una battaglia sfortunata per le truppe italiane a causa di incomprensioni sorte fra due comandanti che favorirono l’accendersi di un cruento combattimento nei dintorni di Vezza d’Oglio, fra i garibaldini sparsi per le campagne circostanti, non coordinati, e le truppe austriache bene assestate fra le case. Giuseppe Zecchini cadde, colpito alla fronte, quello stesso giorno, il 4 luglio 1866.

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Monumento in memoria di Giuseppe Zecchini e caduti della Grande Guerra, Molina di Ledro (Trento)

Cenotafio dedicato a Giuseppe Zecchini, Cimitero di Vezza d' Oglio (Brescia)

L'epigrafe del cenotafio recita: “QUÌ/DEL 4 LUGLIO 1866/CADEVA QUELL’ILLUSTRE MARTIRE D’ ITALIA/GIUSEPPE ZECCHINI/DI MOLINA TRENTINO/EROICAMENTE PUGNANDO/NELLE FILE DEI VOLONTARI ITALIANI/TERRA NATALE ANCOR SCHIAVA MA NON AVVILITA/TI RINGRAZIA/PERCHÈ NE’SUOI MARTIRI VANTA UNA GLORIA/E SPERA/CHE LIBERI FRATELLI NON SOFRIRANNO L’ONTA/DEL SUO SERVAGGIO/ED INVENDICATO TANTO TUO SACRIFICIO"